Sciopero nazionale dei Giudici di Pace dal 14 al 18 Dicembre 2009
Indetti 7 giorni di sciopero per i Giudici di Pace: le nuove competenze attribuite dalla riforma del codice di procedura civile porteranno gli uffici alla paralisi
Sotto un carico di lavoro di due milioni e mezzo di cause rischiano di soccombere circa duemila giudici di pace.
Proclamata una settimana di sciopero (dal 13 al 18 luglio) per i Giudici di Pace.
Ancora non è entrata in vigore, e la riforma del processo civile già divide.
Nasce dall’intento di ridurre la irragionevole durata del processo, ma sembrerebbe che, alle soglie della sua entrata in vigore, desti già insoddisfazione e timori da parte degli addetti ai lavori.
La decisione dello sciopero, condivisa dalle due associazioni di categoria – l’Unione nazionale giudici di pace e l’Associazione nazionale giudici di pace-, messe alle strette da quella che bollano come “un’assoluta sordità” del ministero della Giustizia.
Alla base della manifestazione di protesta, una lunga serie di motivi, a cominciare, si legge in una nota dei presidenti delle due associazioni Gabriele Longo e Francesco Cersosimo,
dalla mancata riforma della Giustizia di Pace, sulla quale non è stato neanche avviato un confronto con la categoria, nonostante l’impegno assunto nel settembre 2008 dal Ministro Alfano e dal Sottosegretario Caliendo di superare l’attuale situazione di precarietà della categoria, che presuppone necessariamente il riconoscimento della rinnovabilità dei mandati fino a 75 anni e delle tutele previdenziali, retributive e ordinamentali previste dalla Costituzione.
In secondo luogo
le gravissime disfunzioni degli Uffici del Giudice di Pace determinate dalla assoluta insufficienza del personale amministrativo in servizio, carente del 50% rispetto alle necessità e dalla irrazionale distribuzione dei giudici sul territorio, con enormi differenze dei carichi di lavoro da ufficio a ufficio (fino a 500 volte).
Queste le motivazioni alla base dello sciopero indetto dal 13 al 18 Luglio,
- sette giorni di astensione dalle udienze che non faranno bene alla giustizia italiana;
- sette giorni che rischiano di allungare ulteriormente i tempi di decisione dei processi;
- sette giorni che rendono davvero difficile l’avvio della riforma della procedura civile fissata per il 4 luglio, sabato prossimo.
La riforma in arrivo, desta preoccupazioni anche per altri aspetti.
Affida infatti un più ampio ventaglio di competenze alla magistratura onoraria (grazie all’innalzamento della competenza per valore), attribuendole un maggiore numero di controversie nella materia del risarcimento danni da incidente stradale, in quella dei beni mobili e, infine, nei temi previdenziali (viene infatti assegnata ai giudici di pace la quota delle controversie previdenziali che hanno per oggetto il ritardato pagamento delle prestazioni anche assistenziali).
L’innalzamento delle competenze per valore e sulla previdenza avranno l’effetto di portare le controversie assegate ai magistrati onorari a quota due milioni e mezzo, ingestibile senza nuovi uomini e mezzi.
Le nuove competenze non si limitano però alla sola materia civile, visto che nel disegno di legge sulla sicurezza che la maggioranza punta ad approvare definitivamente entro l’estate ai giudici di pace è attribuita anche la titolarità a decidere sul reato di immigrazione clandestina.
In un quadro così delineato l’aumento delle incombenze preoccupa le associazioni di categoria che temono una completa paralisi degli uffici anche a seguito della imminente scadenza degli incarichi, nei prossimi mesi, di circa 800 dei magistrati onorari, con il crollo dell’organico in servizio effettivo a non più di 2.000 giudici di pace.
Ecco il comunicato,delle Associazioni di categoria, dello sciopero dei giudici di pace indetto per 7 giorni dal 13 luglio 2009
[...] di una funzione stabile e continuativa motivi questi che si aggiungono alle motivazioni dello sciopero indetto dai giudici di pace che, iniziato ieri 13 Luglio, si protrarrà per tutta la [...]
[...] nazionale dei giudici di pace (Unagipa), una delle sigle della categoria, ad aderire allo sciopero indetto per i prossimi giorni di luglio sarà il 95% dei giudici di pace. La protesta prende le mosse dalla [...]
[...] A questo aumento previsto di cause, e quindi di lavoro, i Giudici di Pace chiedono il riconoscimento delle tutele previdenziali e retributive, l’aumento del personale amministrativo di supporto e una maggior distribuzione territoriale. A tal scopo l’Associazione nazionale giudici di pace e Unagipa hanno indetto uno sciopero di 7 giorni, dal 13 al 19 luglio prossimi. [...]
[...] La nuova legge unita alla recente riforma del Codice di Procedura Civile, preoccupa, e non poco, le associazioni dei giudi di pace (Unione nazionale giudici di pace e l’Associazione nazionale giudici di pace) in quanto, con l’attribuzione al giudice di pace anche della titolarità sul reato di immigrazione clandestina, prospettano una paralisi del sistema della giustizia di pace; motivo per cui hanno indetto uno sciopero di 7 giorni a partire dal 13 luglio 2009. [...]