(fonte AGI) – Roma, 17 set. – Con una delibera approvata all’unanimita’ oggi in plenum, il Consiglio Superiore della Magistratura ha chiesto al ministero della Giustizia, al presidente della Corte di Appello e al presidente del Tribunale di Roma nonche’ al coordinatore dell’ufficio del Giudice di Pace di intervenire per “assicurare la funzionalita’ dell’ufficio del Giudice di Pace della Capitale e per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini“.
La pratica, originata da numerose proteste rilanciate anche da articoli di stampa, e’ stata istruita dall’Ottava Commissione consiliare sotto la presidenza del consigliere Ciro Riviezzo, e si e’ conclusa sotto la presidenza dell’avvocato Celestina Tinelli.
Nel corso delle audizioni effettuate, si spiega in una nota di Palazzo dei Marescialli, sono risultate carenze di personale amministrativo e insufficiente funzionalita’ dei programmi informatici a disposizione dell’ufficio. Pur non avendo competenza diretta sulla organizzazione giudiziaria, il Consiglio ha ritenuto che “tali disfunzioni incidano direttamente sull’efficienza della giurisdizione, sui tempi del processo e sul diritto dei cittadini ad accedere al servizio giudiziario“, ed ha approvato una delibera che segnala agli organi competenti – ministro della Giustizia, presidente della Corte di Appello di Roma, presidente del Tribunale di Roma e coordinatore dell’ufficio del Giudice di Pace di Roma – “l’urgenza di adottare misure adeguate a fronteggiare la situazione di emergenza in atto“.
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