UNIONE NAZIONALE DI GIUDICI DI PACE, COMUNICATO STAMPA 1° DICEMBRE 2009
L’Unione Nazionale di Giudici di Pace ha proclamato uno sciopero nazionale con astensione da tutte le attività istituzionali dal 14 al 18 dicembre p.v.
L’Unione ha deciso l’astensione dopo avere esperito infruttuosamente le procedure di raffreddamento previste dal Codice di autoregolamentazione.
L’Unione denuncia:
- La situazione di precarietà e di grave illegalità nel trattamento della categoria, che richiede la rinnovabilità dei mandati fino a 75 anni e le tutele previdenziali, retributive e ordinamentali previste dalla Costituzione.
- Le gravissime disfunzioni organizzative degli Uffici del Giudice di Pace determinata dalla:
- a) assoluta insufficienza del personale amministrativo in servizio, carente del 50% rispetto alle necessità, che, nella sede di Roma, ha creato, tra l’altro, un ritardo di un anno nella pubblicazione delle sentenze.
- b) irrazionale distribuzione dei giudici sul territorio, con enormi differenze dei carichi di lavoro da ufficio a ufficio (fino a 500 volte).
A seguito dell’aumento delle competenze civili (raddoppio della competenza generale per valore, aumento delle competenze in materia di sinistri stradali, assegnazione delle cause da ritardato pagamento delle prestazioni previdenziali) e penali (reato di immigrazione clandestina), che comporteranno un carico di lavoro complessivo di circa 2,5 milioni procedimenti l’anno, senza la normalizzazione e la legalizzazione della condizione della magistratura di pace, si arriverà nei prossimi mesi alla completa paralisi degli uffici ed all’impossibilità di garantire l’assolvimento dei loro compiti istituzionali, con particolare riferimento alla ineseguibilità delle espulsioni ed alla improcedibilità dei reati di immigrazione clandestina.
Il Presidente Nazionale
Gabriele Longo
Il Segretario Generale
Alberto Rossi
[...] Sciopero Giudici di Pace: la reazione alla riforma del Codice di Procedura Civiledi Staff il 1 luglio 2009 Sciopero nazionale dei Giudici di Pace dal 14 al 18 Dicembre 2009 [...]
concordo per lo sciopero. La bozza Caliendo va contro l’interesso stesso degli “utenti” della giustizia e attua uno spreco di risorse, non tenendo nel benchè minimo conto la professionalità acquisita anche attraverso i corsi di formazione che ovviamente rappresentano un costo per lo Stato (e, di conseguenza, per i cittadini). Ritengo che i Giudici di Pace dovrebbero essere reclutati nell’Avvocatura, e che illogico sia il limite attuale di tre mandati. Concordo con l’introduzione dell’incompatibilità all’esercizio della professione forense purchè sia abolito il limite dei tre mandati