L’Unione Nazionale dei Giudici di Pace chiede al Ministro della Giustizia Orlando di intervenire senza ulteriori esitazioni per evitare che la situazione delle numerose sedi disagiate del Giudice di Pace, in conseguenza della revisione della geografia giudiziaria degli Uffici, con la soppressione di circa due terzi delle sedi del Giudice di Pace ed il loro accorpamento alle sedi limitrofe, degeneri come i recenti fatti di cronaca hanno evidenziato.
I gravissimi disservizi denunciati dagli organi di stampa presso gli Uffici di Torre Annunziata e di Aversa (Napoli Nord) sono solo le punte di un iceberg che è completamente sfuggito al controllo del Ministero della Giustizia.
Parliamo di uffici del Giudice di Pace che, a seguito dell’accorpamento di numerose sedi soppresse, hanno aumentato le competenze ed i carichi di lavoro anche sino a dieci volte. A fronte di una tale situazione oggettiva, che avrebbe suggerito un intervento immediato e preventivo del Ministro Orlando, previo il potenziamento degli organici del personale amministrativo e giudiziario, e l’immediato reperimento di nuovi locali, abbiamo assistito all’irresponsabile inerzia del Ministero, ma, anche, a reiterate violazioni di legge, con il personale amministrativo degli uffici soppressi che, anzichè essere destinato alle sedi accorpanti, come logica avrebbe imposto, sono stati, addirittura in misura pari al 97%, destinati a Tribunali e Procure, creando degli spaventosi vuoti di personale di cancelleria nelle sedi del Giudice di Pace che sono state maggiormente interessate dall’aumento dei carichi di lavoro.
A tal già grave condotta da parte del Ministro Orlando si è aggiunta la mancata attuazione di una disposizione di legge che imponeva al Ministero della Giustizia, proprio in conseguenza della soppressione di un così elevato numero di sedi – di preciso 475 sedi soppresse! – e del loro accorpamento alle sedi mantenute, la revisione di tutte le piante organiche del personale giudiziario degli uffici del Giudice di Pace, revisione che ancora non è stata attuata.
L’effetto di tante omissioni e provvedimenti irragionevoli da parte del Ministro della Giustizia sarà che, in sede di imminente trasferimento dei giudici di pace in servizio e di nomina dei nuovi giudici di pace, le sedi disagiate, che attualmente presentano organici in sovrannumero di giudici provenienti dalle sedi soppresse, saranno ulteriormente privati di personale proprio per la mancata revisione delle piante organiche degli uffici, creando disservizi ancor più gravi ed irreparabili di quelli già denunciati dalla stampa.
Roma 10 novembre 2015
Maria Flora Di Giovanni Alberto Rossi
(Presidente Nazionale) (Segretario Generale)