SLITTANO DI UN ANNO 150.000 PROCESSI
LA COMMISSIONE EUROPEA HA AVVIATO UNA PROCEDURA D’INFRAZIONE CONTRO IL GOVERNO ITALIANO PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO COMUNITARIO
A partire da oggi 23 novembre e sino al 30 novembre i giudici di pace sono in sciopero. Lo sciopero è stato proclamato dalle due organizzazioni rappresentative della categoria (Unione Nazionale Giudici di Pace e Associazione Nazionale Giudici di Pace) e si prevede un’ adesione dei giudici di pace superiore al 90%.
Ciò comporterà lo slittamento della tenuta di oltre 150.000 processi civile e penali da 6 mesi ad un anno ed oltre.
I giudici di pace, al pari delle altre componenti della magistratura onoraria (giudici onorari di tribunale e vice procuratori onorari), che entreranno in sciopero a partire dal prossimo 7 dicembre, lamentano:
1. Il mancato riconoscimento di tutte le tutele previdenziali ed assistenziali, del diritto alla salute, del diritto alla maternità ed alla paternità, del diritto alla pensione.
2. L’incostituzionale precarietà del rapporto, a tempo determinato e di recente prorogato con un’umiliante ed offensiva proroga di 5 mesi contenuta nel ddl stabilità, a discapito dei cittadini che, nel 60% di tutte le pratiche civile e penali (trattate dall’intera magistratura onoraria), devono rivolgersi, per il riconoscimento dei loro diritti, ad un magistrato precario senza diritti.
3. Il taglio dei compensi destinati per legge ai giudici di pace, ai giudici onorati di tribunale ed ai vice procuratori onorari, già miseri e mai rivalutati dal 2000 ad oggi, operato sempre all’interno del ddl stabilità con un inaudito atto di arroganza da parte del Governo che ha disconosciuto l’unanime negativo parere espresso dalla Commissione Giustizia (ivi compresi tutti i senatori appartenenti alla maggioranza).
4. Il mancato riconoscimento di tutte le rivendicazioni fondamentali della categoria (continuità del rapporto sino all’età pensionabile, tutele previdenziali ed assistenziali, congruo compenso, conforme al dettato costituzionale e commisurato alle gravi responsabilità che la funzione giudiziaria comporta) in sede di ddl di riforma della magistratura onoraria, attualmente all’esame del Senato.
Nel frattempo la Commissione Europea ha formalmente avviato la procedura di infrazione contro il Governo Italiano per violazione del diritto comunitario, proprio per gli evidenziati profili di tutele carenti o del tutto assenti a discapito dell’intera categoria dei magistrati onorari.
Roma 23 novembre 2015
Maria Flora Di Giovanni Alberto Rossi
(Presidente Nazionale) (Segretario Generale)